Venerdì 19 maggio abbiamo ospitato una discussione davvero sorprendente.
Per la prima volta, davanti a una platea di imprenditori, architetti, studenti, giovani e meno giovani creativi, membri del mondo delle associazioni (non tutti propriamente addetti ai lavori) abbiamo affrontato un tema che pensare di risolvere ed esaudire in un paio d’ore sarebbe stato da pazzi.
Al centro c’erano i maker.
Lo spunto è partito dal libro di Stefano Schiavo, #Maker. Cosa cercano le aziende dagli artigiani digitali.
Insieme a lui abbiamo ripercorso il perché di questo libro e il come, grazie anche alla presenza di due casi esemplari oltre che esemplificativi, citati anche nel libro: Gaia Segattini e Tecnificio con Patrizia Bolzan e Marcello Pirovano.
Abbiamo sviscerato insieme ai nostri ospiti il punto di vista delle aziende verso i nuovi artigiani digitali e quello dei makers verso le aziende.
Grazie anche al contributo di Stefano Micelli e Stefano Maffei, abbiamo parlato a lungo di cause ed effetti del fenomeno, cercando di avvicinarci a una materia complessa, ipotizzando scenari futuri e scherzando sulla definizione stessa di maker in contrapposizione a quella di artigiano, maker vs crafter, uomo vs robot, movimento punk italiano vs americano.
Scherzando, sia ben chiaro.
Perché a #BertoLive il sorriso resta sempre sulle labbra, anche quando tutte le 82 persone presenti a Meda, in Brianza, sanno perfettamente che i confini sono molto meno netti. Una serata che lascia un buon sapore e la voglia di capirne di più, di continuare a parlarne.
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